Le associazioni sportive dilettantistiche rientrano, sotto il profilo fiscale, tra gli enti non commerciali di tipo associativo.
Per godere delle agevolazioni fiscali riservate alle A.S.D. è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:

  1. Iscrizione Registro CONI
  2. Presentazione del Modello EAS
  3. Statuto conforme alla normativa fiscale
  4. Iscrizione registro CONI: per le nuove A.S.D. entro 90 giorni dall’affiliazione ad una FSN (Federazione Sportiva Nazionale). Per tutte le altre deve essere eseguito il rinnovo ogni anno entro il 31/12.
    Presentazione Modello EAS: Entro 60 giorni dalla costituzione all’Agenzia delle Entrate per via telematica; direttamente o tramite intermediario abilitato.

Statuto conforme alla normativa fiscale

Divieto di distribuire utili, avanzi di gestione o riserve di capitale durante la vita dell’associazione.
Obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di scioglimento ad altra associazione con finalità analoghe.
Obbligo di redigere e approvare annualmente un rendiconto economico – finanziario.
Eleggibilità libera degli organi amministrativi, sovranità dell’assemblea dei soci, criteri di convocazione assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti.
In trasmissibilità della quota associativa (ad accessione di quelli mortis causa) e non rivalutabilità della stessa.
Esclusione di ogni scopo di lucro e la previsione di indivisibilità dei proventi dell’attività associativa tra gli associati.
Modalità di scioglimento dell’Associazione.

Attività istituzionale e Attività commerciale

I ricavi delle A.S.D. sono divisi in due categorie; i ricavi derivanti dall’attività istituzionale e quelli derivanti dall’attività commerciale. Le associazioni che rispettino i requisiti statutari previsti dall’art.148 comma 8 del TUIR non devono assoggettare a tassazione quelle tipologie di ricavo considerate dalla normativa fiscale proventi non commerciali ovvero istituzionali.
Rientrano tra i proventi istituzionali le Quote Associative versate dai soci per la partecipazione all’attività dell’Associazione, le Prestazioni svolte verso i soci dall’A.S.D. dietro corrispettivi specifici (quote per partecipare a singole attività organizzate dall’associazione.
Sono considerati non commerciali i contributi liberali da enti pubblici e privati; la somministrazione di alimenti e bevande presso la sede in cui è svolta l’attività a condizione che non sia necessaria una preparazione gastronomica (servire un pasto caldo è attività commerciale sempre!); l’organizzazione di viaggi e soggiorni inerenti all’attività istituzionale (trasferte per competizioni ufficiali, ritiri).
Sono considerati Proventi commerciali:
La cessione di prodotti per rivendita (vendita ai propri soci di indumenti, protezioni, guantoni, borse, divise)
Somministrazione di pasti
Organizzazione di manifestazioni con ingresso a pagamento
Pubblicità commerciale (sponsorizzazioni).
Adempimenti necessari per l’attività istituzionale
Per la sola attività istituzionale e come tale irrilevante fiscalmente è necessario:
Tenere un registro di prima nota in cui registrare tutte le entrate e le uscite in modo cronologico con la specifica dei movimenti per le loro causali e divisione tra cassa e banca.
Redazione di un rendiconto economico-patrimoniale su base annuale da far approvare all’assemblea
Numerazione seguente di tutti i documenti attestanti entrate e uscite dell’associazione
Libro soci in cui andranno registrati tutti i dati riguardanti gli associati: nominativo, indirizzo, telefono, categoria, data della delibera di ammissione, quote versate, recessi ed esclusioni.
Libro Verbali Assemblea ove saranno raccolti tutti i Verbali contenenti le delibere dei soci adottate in sede assembleare. A termini di legge è indispensabile la convocazione di almeno un’assemblea annuale per l’approvazione del rendiconto che andrà allegato in calce al Verbale della seduta nel suddetto libro.
Libro Verbali Consiglio Direttivo; qui verranno riportate tutte le delibere assunte dal consiglio direttivo che costituisce l’organo amministrativo dell’Associazione.
Modello 770 semplificato: dichiarazione dei sostituti d’imposta per l’erogazione dei rimborsi agli atleti, allenatore e arbitri.

Ulteriori Adempimenti per l’attività commerciale

Al fine del raggiungimento dello scopo istituzionale, nulla vieta che l’associazione ponga in essere delle attività commerciali seppure in modo non esclusivo o principale al fine di reperire risorse finanziarie da impiegare per il perseguimento del suo scopo istituzionale. Tra i più comuni vi sarà sicuramente la “pubblicità commerciale” o sponsorizzazione.
Per Pubblicità commerciale intendiamo l’esposizione di loghi, marchi e diciture riconducibili ad attività commerciali sugli indumenti di gara e di rappresentanza degli atleti, sulle borse, sull’impiantistica di gara (ring, guantoni, protezioni), sulle pareti dell’impianto di gara o di allenamento, su mezzi di comunicazione pubblicitari, stampa e web riconducibili all’associazione.

In presenza di quanto sopra citato sono presenti i seguenti obblighi fiscali e normativi:
Apertura di posizione IVA presso l’Agenzia delle Entrate
Tenuta di Contabilità commerciale separata da quella istituzionale
Tassazione IRES, IRAP, IVA in via forfettaria
Presentazione Modello Unico Enti non Commerciali,
Modello IRAP
Modello IVA
Modello 770 Sostituti d’imposta e relative certificazioni
Emissione fatture attive relative agli importi ricevuti
Versamento trimestrale dell’IVA

Legge 398/91 regime forfettario

Per le A.S.D. che svolgono attività commerciale connesse con gli scopi istituzionali, è possibile (e conveniente) adottare il presente regime di vantaggio. Tale applicazione è limitato a dei parametri concernenti un numero di eventi annui pari a due, che siano di importo complessivo non superiore al limite annuo fissato con Decreto del MEF (Ministero Economia e Finanze), attualmente pari a 51.645,69 Euro.
Il regime di 398/91 consente l’applicazione di tassazioni agevolate per quanto riguarda l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), nonché ulteriori sgravi negli adempimenti di tenuta delle scritture contabili; persistono gli obblighi di presentazione dei Modelli Unico Enti non Commerciali, della dichiarazione IRAP e della dichiarazione IVA. Persistono gli obblighi dei sostituti d’imposta ( Modello 770).
Tutta la documentazione Fiscale verso l’Agenzia delle Entrate deve essere presentata in via telematica oppure tramite gli intermediari abilitati. In relazione ai versamenti questi possono avvenire esclusivamente tramite il Modello F24 Telematico (tramite servizio Home Banking o intermediari abilitati).
Adempimenti dei sostituti d’imposta – Modello 770

Sono da considerare corrisposti nell’esercizio diretto dell’attività sportiva dilettantistica, i compensi erogati agli atleti dilettanti, agli allenatori, e ai giudici di gara. Questi non concorrono alla formazione del reddito del percepiente (atleta, allenatore, arbitro) per un importo non superiore, complessivamente, nel periodo d’imposta a 7.500,00 ivi comprese le indennità, i rimborsi forfettari, i premi e i compensi di cui all’ art.67 comma 1 lett m del TUIR.
Per consentire alle associazioni sportive che erogano i compensi, di adempiere correttamente ad obblighi fiscali (se versare o meno ritenute per compensi eccedenti i 7500,00), il percepiente deve rilasciare apposita attestazione nella quale dovrà essere indicato se lo stesso avrà superato o meno il limite annuo di 7.500,00 di franchigia. Entro il 31 Marzo di ogni anno, l’associazione deve rilasciare ai percepienti un’attestazione in carta libera contenente i dati anagrafici del percepiente, il totale del compenso lordo che gli è stato corrisposto e l’eventuale ritenuta versata.
Entro il 31/07 dell’anno successivo i sodalizi dovranno predisporre il Modello 770 semplificato; sono obbligate anche le associazioni con sole operazioni istituzionali. Nel modello vanno indicate le somme corrisposte per:
Indennità di trasferta e rimborsi forfettari di spesa
Premi e compensi per l’esercizio diretto di attività sportive
Compensi per le collaborazioni di carattere amministrativo, gestionale e tecnico sportivo.
Ulteriori aspetti legislativi.
Ricordiamo inoltre che per quanto riguarda la normativa anitiriciclaggio relativa alle A.S.D. il limite alla circolazione del contante per le operazioni in entrata e in uscita è posto alla soglia di Euro 516,00 sia per l’attività commerciale che per quella istituzionale (il limite per tutte le altre attività commerciali è posto a < 1000,00).
Inoltre la legge finanziaria del 2007 ha introdotto la possibilità di detrarre ai fini IRPEF una parte delle spese sostenute per la pratica sportiva dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni corrisposta alle Associazioni Sportive Dilettantistiche. La detrazione spettante è pari al 19% delle somme pagate, calcolato su un importo massimo di Euro 210,00 per minore a carico.

Conclusioni

L’associazionismo senza fini di lucro è imbrigliato in un impianto normativo elaborato e complesso volto all’emersione di mere attività commerciali “mascherate da attività non lucrative”. Se gestite con superficialità e senza la necessaria competenza, tali norme possono arrecare danni ingenti a chi fa dell’associazionismo dilettantistico uno strumento volto all’esclusiva realizzazione delle proprie passioni.
Importante per la sopravvivenza delle Associazioni sportive dilettantistiche è la gestione corretta di pochi ma essenziali adempimenti a norma di legge. La regolarità nella tenuta dei libri sociali, la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta e di eventuali altre dichiarazioni inerenti l’attività commerciale occasionale, pongono i sodalizi al riparo da ingenti sanzioni economiche irrorate dall’Agenzia delle Entrate nei casi riscontrati di irregolarità formale e procedurale.